La salita al monte Salinchiet da Carbonarie è un itinerario alternativo e poco battuto per raggiungerne la vetta, rispetto al percorso che parte dal passo del Cason di Lanza. Nonostante lo sviluppo sia leggermente maggiore, offre però l’opportunità di un vero e proprio viaggio, un itinerario vario e meno battuto, immerso tra montagne selvagge, dall’aspetto austero ed autentico. Si viene accolti da una meravigliosa foresta di abete rosso e faggio, risalendo la valle del Rio Pradulina, finché gli spazi non si aprono, lasciando il posto all’ameno pascolo che ospita la casera omonima. Raggiunta la forcella Pradulina si può ammirare un enorme franamento di arenarie, davvero impressionante. Una variopinta cicatrice incastonata tra le montagne, contrastane con i verdi e fioriti prati del versante opposto. Sopra di noi apparirà qui la mole del Salinchiet, nella sua solitudine di roccia. La risalita si fa ripida, ma ampiamente ripagata dalle viste sempre aperte sulle valli circostanti, fino ad arrivare alle lontane Alpi Giulie. La cima ospita i resti di fortificazioni della grande guerra, ed offre dei panorami incredibili a 360° gradi; pur raggiungendo una quota modesta (1857 metri s.l.m.), la vetta è isolata e lascia spaziare lo sguardo e i sogni degli escursionisti sulle ali della brezza che spesso accarezza i versanti della montagna.