
Osservare la pianta della città di Palmanova lascia nello sconcerto di vedere una perfetta stella a nove punte. Immediato è pensare che un tale capolavoro, progettato dall’ingegnere Giulio Savorgnan nel 1593, voglia rispecchiare la grandiosità dell’ingegno umano e rappresentare un ideale estetico. La forma perfetta della città stellata è, invece, il risultato di uno straordinario progetto di difesa della Serenissima dalle invasioni austriache e ottomane. Basti pensare che la doppia serie di fortificazioni fu realizzata sulla base del calcolo relativo alla gittata dei cannoni. Nel tempo le fortificazioni sono divenute tre e la città è passata sotto il controllo anche di austriaci e francesi.
Oggi, le fortificazioni, rimaste inalterate, sono state restaurate con dovizia. Palmanova è meta degli appassionati di storia e dei visitatori che vogliono ammirare le bellezze di questa città, inserita tra i Borghi più belli d’Italia.
Nel 1960, Palmanova è stata proclamata Monumento Nazionale e, nel 2017, è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Strabiliante è vedere la pianta della “Città stellata”. Visitandola, si può raggirare la cerchia delle mura ancora inalterata e osservare i baluardi, i rivellini e le lunette che formano le 9 punte della stella.
La città fortezza è racchiusa da 3 circoli murari. I più interni sono composti da nove baluardi e nove rivellini; il più esterno, costruito agli inizi del 1800, è formato da nove lunette. Tra le mura si trovano fossati e terrapieni di osservazione, oltreché gallerie nascoste che collegano gli avamposti tra loro.
Il perimetro delle mura è visitabile tramite 3 diversi percorsi che permettono di vedere le diverse opere militari e visitare alcune gallerie.
L’accesso alla cittadina è possibile attraverso le tre porte monumentali, che prendono il nome dalla città verso cui sono rivolte: Porta Aquileia, Porta Udine, Porta Cividale. Porta Aquileia era l’ingresso di rappresentanza, di conseguenza è la più elaborata, ricca di fregi e decorazioni.
Per conoscere la geometria perfetta delle strutture difensive di Palmanova si può percorrere, a piedi o in bicicletta, il perimetro delle mura e osservare i bastioni e le vie militari della fortezza. Le mura difensive costituite dai bastioni “Donato”, “Aquileia”, “Udine” e “Cividale” sono imponenti, così come le tre porte di accesso.
Con il pagamento di un ticket di 3 euro è possibile esplorare una delle gallerie che permettevano alle milizie di spostarsi e il baluardo Donato. Altre gallerie sono visitabili solo tramite visita guidata. I sentieri intorno alle mura sono tre e sono ideali per fare sport. Si possono percorrere anche in bicicletta seguendo i percorsi tracciati “Bastioni by bike”.
I percorsi, ben segnalati, sono:
Il percorsi interni ed esterni sono collegati in alcuni punti e si possono alternare a piacimento. Inoltre, si sviluppano interamente in mezzo al verde e permettono l’osservazione di molte specie di uccelli.
All’esterno di porta Udine si trova il bianco ponte veneziano, ovvero l’acquedotto cinquecentesco che approvvigionava la città con l’acqua della Roggia di Palma. L’acquedotto, in pietra d’Istria, è ornato da una lapide centrale che ritrae una pelle di leone tra le due figure allegoriche Igea e Sorgente.
Il sistema dell’antico acquedotto comprende una cascata che fuoriesce in prossimità degli archi del ponte veneziano. L’acqua della Roggia di Palma veniva convogliata in questa chiusa, ma, ancora oggi, non è chiara la sua funzione precisa.
Le lunette fanno parte della terza cerchia di fortificazioni, realizzata da Napoleone a inizio ‘800. Le strutture ospitavano cannoni e batterie di fucilieri. Circondate da un fossato a secco, erano articolate su due livelli collegati da una scala di corda, che veniva all’occorrenza ritirata per permettere ai soldati la fuga verso l’interno delle mura.
Agli angoli del baluardo si trovano due gallerie loggiate: una era la galleria di assalto, l’altra era un posto di guardia e di ricovero. All’interno di quest’ultima si possono osservare le nicchie per l’illuminazione e un caminetto.
Le gallerie di contromina venivano usate per sorprendere gli assedianti alla fortezza. Erano delle vere e proprie trappole perché potevano essere minate e fatte esplodere.
Un articolato sistema di gallerie collega tutte le fortificazioni della cinta muraria. Alcune sono percorribili e visitabili. Le gallerie sono accessibili in autonomia previo pagamento di un ticket di 3 euro, comprensivo di audioguida.
Il numero delle persone che riposano nel Cimitero austro-ungarico di Palmanova è impressionante. 4000 sono le lapidi dei soldati identificati, disposte a schieramento ai lati del viale principale.
Altri 13000 corpi di caduti non identificati sono sepolti nelle due fosse comuni a ridosso della cappella del cimitero.
Superate le imponenti mura, il visitatore si trova davanti una ridente cittadina che si sviluppa a raggiera intorno all’unica piazza, che forma un esagono perfetto. La geometria di Palmanova, quindi, si riflette anche all’interno del circolo murario e, entrando da una delle porte, che sono i soli accessi alla città, è necessario procedere in maniera circolare attorno alla piazza per raggiungere un luogo specifico o uscire da una delle altre porte.
Piazza Grande o Piazza d’Armi è il centro della vita cittadina e vi si affacciano i più importanti palazzi storici veneziani: il Duomo Dogale, il Palazzo del Provveditore Generale, il Palazzo del Governatore, la Loggia della Gran Guardia e il Palazzo del Monte di Pietà.
Palmanova si sviluppa attorno a quest’unica piazza di forma esagonale, con al centro un basamento in pietra a sei lati da cui si alza un pennone. Circondano la piazza undici statue che ritraggono alcuni dei Provveditori generali. Piazza Grande è il cuore della città e il centro della vita pubblica, dove gli abitanti si ritrovano per condividere chiacchiere e vicissitudini quotidiane.
Il Duomo Dogale è uno dei più interessanti esempi di architettura veneziana in Friuli e, sul timpano porta il simbolo della Serenissima, la figura del Leone di San Marco. Una curiosità: il campanile è stato costruito molto basso per non rischiare di essere abbattuto dai nemici.
Nel 1810 Napoleone fece costruire tre polveriere come deposito per l’artiglieria e per le riserve di polvere da sparo. Oggi la polveriera di Contrada Foscarini ospita mostre ed eventi. Lungo le pareti si possono ancora osservare le feritoie per l’aerazione.
Palmanova è una piccola città ed è possibile visitarne il centro storico a piedi passeggiando tra le viuzze. Partendo da Piazza Grande si possono visitare gli edifici storici e i musei, ma anche fermarsi a degustare vini e prodotti friulani in uno dei tanti locali tipici.
Il museo racconta la storia militare della Fortezza dal 1593 ad oggi. Vi si trovano reperti e testimonianze di tutte le epoche ed è considerato uno dei motivi d’orgoglio di Palmanova per la grande collezione di cimeli.
Il museo è ospitato nel dongione, ovvero la parte più alta, di Porta Cividale. All’interno si trovano armi e uniformi dei vari corpi militari e documenti sulle fortificazioni, dall’epoca della fondazione della città fino alla seconda guerra mondiale.
La visita alla città di Palmanova può essere realizzata in autonomia, così come la visita al Parco dei Bastioni, che presenta un’attenta segnaletica e una cartellonistica con la descrizione dei vari edifici e della loro funzione.
Previo il pagamento di un ticket di 3 euro (ingresso gratuito per i possessori di FVG card) è possibile visitare un tratto delle Gallerie sotterranee di contromina del Rivellino e il Baluardo Donato, il meglio conservato della Fortezza.
Il biglietto comprende un’audioguida per adulti e una per bambini, che li guida in una Caccia al tesoro in galleria e alla visita al bastione.
L’Info Point di PromoTurismoFVG si trova in via Borgo Udine, 4 ed è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. PromoTurismoFvg ed altre guide organizzano visite guidate, calendarizzate e non, in italiano, inglese e tedesco.
Il Museo della Grande Guerra e della Fortezza è ad ingresso gratuito e si può visitare il lunedì con orario 09:00-12:00/13:45-15:00 e il venerdì, il sabato e la domenica dalle 09:00 alle 12:00. Tutti gli altri giorni sono su prenotazione.
Palmanova è provvista di parcheggi gratuiti e a pagamento fuori e dentro la città. All’interno delle mura si trova un’area sosta camper, con 20 stalli a disposizione. La cittadina è raggiungibile anche in treno o in autobus da Udine.
Palmanova è attraversata dalla Ciclovia Alpe Adria, da Salisburgo a Grado. Inoltre, il Parco dei Bastioni è interamente ciclabile ed ha un tracciato a cura della “Bastioni by bike”.
In una giornata è possibile fare una visita completa di Palmanova, fuori e dentro le mura.
Palmanova è molto conosciuta anche per le due rievocazioni storiche che vi hanno luogo: la “Festa del SS. Redentore”, in cui persone del luogo si vestono in costume seicentesco e si esibiscono in balli e duelli, e la “A.D. 1615 Palma alle armi” in cui molte compagnie di attori provenienti da tutta l’Europa rievocano una battaglia del ‘600.
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Per informazioni:
InfoPoint Palmanova
Borgo Udine, 4
33057 Palmanova (UD)
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