
Tra le bianche rocce calcaree della catena del Canin, a 1850 m di altezza, sorge il rifugio Celso Gilberti. Famoso per il suo comprensorio sciistico, d’estate cambia volto, diventando un luogo tranquillo dove rilassarsi, camminare, osservare gli stambecchi e la fauna locale e ristabilire il contatto con una natura solo apparentemente fredda.
Un sentiero panoramico che sale in quota attraverso i boschi, per proseguire su una mulattiera di guerra con ripidi tornanti e infine in piano attraverso paesaggi rocciosi e qualche bunker di guerra. Un percorso più lungo rispetto alla risalita delle piste ma decisamento molto più panoramico.
Se visitate il rifugio durante la stagione estiva e lontano dagli orari di funzionamento della teleferica, potrete avvistare gli stambecchi che si spostano in gruppo sulle pareti rocciose circostanti. Pernottando ed alzandosi all’alba, potrete godere dello spettacolo degli stambecchi che si avvicinano e sostano poco oltre la porta del rifugio.
Vicino al rifugio si trova un’imponente parete rocciosa. Scendendo a valle lungo il sentiero CAI 635, si costeggia questo massiccio costone di liscio calcare bianco. Non tutti sanno che da questa parete si apre l’ingresso di una lunga e complessa grotta non visitabile che esce dalla parte opposta del massiccio.
Il rifugio sorge di fronte alla suggestiva parete verticale del Bila Peč. Alle sue spalle si eleva il massiccio dello Jôf di Montasio. Si scorge anche il Monte Canin, che dà il nome all’omonima catena. Il Canin segna il confine fra la provincia di Udine e la Slovenia ed è l’ultimo massiccio delle Alpi Giulie in territorio italiano.
Dal rifugio Gilberti si può ammirare uno dei più suggestivi paesaggi carsici. Le pietre bianche, a tratti frastagliate, a tratti levigate dalla forza degli agenti atmosferici, caratterizzano il paesaggio del massiccio del Canin. Se si è fortunati ed attenti, ci si può imbattere in fossili cementificati nei massi. Inoltre, la zona ospita anche una consistente popolazione di stambecchi e camosci.
Dal rifugio Giliberti partono diversi percorsi di facile, media o elevata difficoltà, attrezzati o meno:
Non bisogna dimenticare che il territorio carsico è una delle zone delle Alpi più interessanti per gli speleologi in quanto ricco di grotte che si sviluppano per una lunghezza di circa 50 chilometri e sono profonde anche 1000 metri.
Giornate di apertura telecabina estate 2022:
Orari di apertura telecabina estate 2022:
Il rifugio dispone di camerette e di una camerata più grande per un complessivo numero di 40 posti letto. L’area ristorazione contempla 60 posti interni e 32 esterni e propone un’ottima cucina casalinga. Per il trattamento di mezza pensione il costo è di circa 50 euro. La struttura è pulita e moderna. I servizi igienici sono 2 e sono provvisti di lavabi e docce. La doccia con acqua calda è disponibile dietro ulteriore pagamento.
Gli amanti degli animali apprezzeranno la presenza di Pane, un simpatico cagnolino che gira per il rifugio scodinzolando in cerca di carezze.
Dal rifugio Gilberti parte il Percorso Botanico del Bila Peč, un breve sentiero alla portata di tutti, sbalorditivo per gli amanti di flora e fauna, ma anche dal punto di vista geologico.
Lungo il percorso potrete ammirare una notevole varietà di fiori, tra cui il rarissimo papavero bianco ed altre specie vegetali che si sono adattate a vivere in ambienti estremi di alta quota. All’interno di questa conca scavata in mezzo alle rocce, vivono una moltitudine di animali, tra cui marmotte, stambecchi e salamandre.
Guardando in alto vedrete volteggiare falchi e grifoni e guardando attentamente in basso sulle rocce potrete scovare fossili Megalodonti, ovvero molluschi bivalvi. Non dimenticate il depliant che illustra tutte le specie di piante fiori che incontrerete, lo potete prendere gratuitamente al rifugio Gilberti!
La telecabina permette d’inverno agli sciatori di raggiungere le piste da sci mentre d’estate permette a tutti di raggiungere il rifugio facilmente. Chiaramente l’impianto rovina un po’ il panorama ma il rifugio Gilberti rimane comunque un posto isolato e speciale.
La storia geologica del massiccio del Canin ha portato le sue rocce a spostarsi dai fondali marini agli attuali paesaggi montuosi. Alcune zone sono quindi ricche di fossili impressi in giganteschi massi ma sono ad alcune ore di camminata dal rifugio e chiaramente, in ogni caso, non raccoglibili.
Gli stambecchi sono animali selvatici che vivono in ambienti isolati, lontani dall’uomo. Il loro avvistamento è quindi più probabile in bassa stagione, durante l’estate, in orari di quiete e specialmente nei periodi in cui la cabinovia non è in funzione.
Tramite questa sezione puoi contattare direttamente il rifugio Gilberti. Utilizzala per richiedere informazioni sui servizi, tariffe, prenotazione pasti & pernottamento, informazioni meteo e sullo stato del percorso e sentieri. Ricordati che con questo form contatterai direttamente i gestori dell’attività. Explorer FVG è solo un intermediario e non gestisce le risposte e non è responsabile per le informazioni scambiate in queste conversazioni.
Informazioni di contatto:
Rifugio Celso Gilberti
Conca Prevala, Sella Nevea
Chiusaforte 33010 (UD)
Gestore: Irene Pittino
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