Rifugio Flaiban Pacherini

Tra le cime delle dolomiti Friulane

Cosa c'è da sapere

A 1600 metri di altezza, abbarbicato su un ripiano verde tra le frastagliate cime dolomitiche, si trova il rifugio Flaiban-Pacherini. Il piccolo edificio sorge in una zona di straordinaria e selvaggia bellezza, in cui non c’è traccia di intervento umano. La posizione del rifugio è eccezionale proprio perché è un punto d’appoggio ideale per moltissime escursioni nella natura incontaminata di questa valle e di quelle vicine. Il Pacherini, inoltre, dispone di letti per il pernotto ed è posto tappa dell’Anello delle Dolomiti Friulane.

Perché visitarlo

01.

Sentiero suggestivo

Il sentiero si sviluppa per la prima parte nel bosco. La vegetazione è molto ricca e diversificata e accompagna l’escursionista fino ad un lungo ghiaione. Qui il panorama si trasforma in quello tipicamente  dolomitico con le cime da un lato e la Vallata di Forni dall’altro.

02.

Le Dolomiti Friulane

La zona è quella dell’Alta Val di Suola, dal caratteristico panorama dolomitico, caratterizzato da ampi ghiaioni intervallati a fitti boschi di larici e mughi. Un paesaggio che non è stato antropizzato e che permette di godere del contatto con la natura selvaggia.

03.

Piccolo e isolato

Uno dei punti di forza di questo rifugio è il minimo impatto che ha sull’ambiente circostante. Il rifugio, distante dai centri abitati e raggiungibile solo a piedi, è di modeste dimensioni e si inserisce nel selvaggio panorama della Val di Suola integrandosi con esso.

Servizi

Il rifugio Flaiban-Pacherini offre un servizio di ristoro con piatti fatti in casa con ricette della tradizione carnica. Dispone di circa 20 coperti all’interno, nella sala con la stufa, ma è all’esterno, sulla terrazza panoramica, che è ideale pranzare, grazie all’ambiente incontaminato ed alla vista unica sulle cime circostanti. Il rifugio dispone di 14 posti letto suddivisi in tre camere da 4 e 6 posti in letto a castello. Le lenzuola non vengono fornite ed è obbligatorio l’utilizzo del sacco lenzuolo.

Periodo di apertura

Il rifugio è aperto tutti i giorni dal 18 giugno al 18 settembre. I periodi di apertura possono subire variazioni, di conseguenza si consiglia di contattare la struttura prima di recarcisi.

Gli interni e la cucina

Il tema del legno della struttura del Pacherini si riflette anche negli interni con travature a vista e arredi dello stesso materiale sia nelle camere che nella sala da pranzo, che è molto semplice, riscaldata dal calore di una stufa e arredata con tavoli e panche. Anche la cucina rispecchia i dettami della semplicità e genuinità. Tutte le pietanze sono tipiche friulane e, tra i piatti, si trova sempre una zuppa, come da tradizione montana. Da assaggiare è sicuramente il crostone, formaggio fuso adagiato su speck e polenta, alimenti tipici della Carnia.

Avvicinamento e sentiero

Il percorso inizia a Forni di Sopra nelle vicinanze dell’Hotel Davost. Inforcando il sentiero CAI 362, opportunamente segnalato, si procede inizialmente su strada asfaltata per poi addentrarsi nel bosco. Qui comincia la salita, moderata ma costante. A quota 1000, il sentiero diventa sterrato e sassoso, trasformandosi in un ghiaione all’uscita dal bosco. Poco dopo si scorge il rifugio.

Tutto il tragitto non presenta difficoltà tecniche e il tratto ghiaioso è di facile percorrenza con le calzature adatte, ma, data la lunghezza e il dislivello importanti, la salita al rifugio Flaiban-Pacherini è adatta a persone allenate, che siano abituate a camminare in montagna.

Panorami nel parco delle Dolomiti Friulane

Il caratteristico paesaggio dolomitico è ammirabile nella Val di Suola, dove sorge il rifugio, e lungo tutto il percorso per raggiungerlo. Dal primo tratto, camminando nel bosco di pini mughi, si hanno già degli scorci sulle cime, mentre, all’uscita, si possono ammirare nella loro maestosità i massicci dolomitici: da una parte il monte Cimacuta e il Pic di Mea; dall’altra il Pic di Mezzodì, il Punta Dria e la Cima di Suola; di fronte, il Torrione Comici. Raggiungendo il ripiano dove è collocato il rifugio, il panorama spazia tra guglie dolomitiche, campanili e torri strapiombanti, forcelle, boschi di larici e mughi e prati d’alta quota.

Altri itinerari

Dal rifugio Flaiban-Pacherini partono vari sentieri con diversi livelli di difficoltà, a partire dal Percorso botanico, a soli 15 minuti. Affascinanti sono le traversate per il rifugio Giaf attraverso il “Truoi dai Sclops”, il “Sentiero delle Genziane”, e verso i rifugi Pussa e Pordenone, alla Casera Val Binon e alla Casera Pramaggiore. Tra le ascensioni, si possono raggiungere il Passo del Mus e il Passo di Suola, la via normale del Monte Pramaggiore, con il sentiero attrezzato Barini e la ferrata Cassiopea al Torrione Comici, le vie normali delle Cime Fantolina e della Cima di Suola e le arrampicate delle Cime Fantolina, della Cima Val di Guerra, del Torrione Comici e del Cjastel. Infine, il Pacherini è un posto-tappa dell’Anello delle Dolomiti Friulane e del Carnia Trekking.
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Dove parcheggiare

Il rifugio Flaiban-Pacherini è raggiungibile esclusivamente a piedi da Forni di Sopra tramite il sentiero CAI 362 in circa 2 ore. In alternativa, il rifugio è raggiungibile a piedi anche dai rifugi Giaf, Pussa e Pordenone ed è posto-tappa dell’Anello delle Dolomiti Friulane, del Carnia Trekking, dell’Alta Via di Forni e della Via Alpina.

DOMANDE FREQUENTI

Sì, su prenotazione. Il rifugio dispone di 14 posti letto suddivisi in tre camerate.

La prenotazione è sempre consigliata in quanto il rifugio è di modeste dimensioni e i coperti sulla terrazza panoramica sono limitati.

I dintorni del rifugio sono popolati da stambecchi e camosci ed è molto frequente incontrarli durante le escursioni.

Contatta il rifugio Pacherini

Tramite questa sezione puoi contattare direttamente il rifugio Flaiban Pacherini. Explorer FVG non gestisce le risposte, né è responsabile delle informazioni scambiate in queste conversazioni.

Per informazioni:

Rifugio Alpino Flaiban Pacherini
Località Val Di Suola
33024 Forni di Sopra (UD)

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