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Borgo di Poffabro

Il gioiello della Val Colvera

Cosa c'è da sapere

Nella cornice delle Dolomiti Friulane, si estende la Val Colvera e, nel suo cuore, il paesino di Poffabro, nominato nel 2002 uno tra i Borghi più belli d’Italia.  Poffabro ha meno di 200 abitanti, ma richiama ogni anno 20mila visitatori attirati dalle bellezza del piccolo borgo, dall’architettura delle case e dalla tradizione friulana e rurale che lo caratterizza. Anche gli eventi richiamano molti visitatori, in particolare “Poffabro, presepe tra i presepi”, che si tiene nel periodo natalizio.

Perché visitarlo

01.

L'architettura e le case

Passando sotto i stretti archi in sasso del paese si accede a piccole corti interne dove le case in pietra, addossate l’una all’altra, sono dotate di lunghi ballatoi in legno. Si tratta dell’architettura rurale tipica del paesino e della Val Colvera.

02.

Passeggiata nei vicoli

Passeggiare nei stretti vicoli di Poffabro tra le lunghe schiere di abitazioni costruite l’una sull’altra è molto suggestivo. Le alte case incombono sull’intrico delle viuzze decorate da tante edicole votive.

03.

L'artigianato locale

A Poffabro le tradizioni sono ancora vive e vengono tramandate alle nuove generazioni. Così anche per il sapere artigiano, con i suoi manufatti, gli oggetti tipici e i famosi scarpets friulani.

Un tuffo in un'altra epoca

Poffabro viene spesso paragonato ad un presepe, non solo per il famoso evento natalizio che vi ha luogo, ma anche perché il grazioso paesino rurale richiama alla mente la spontaneità contadina di un luogo in cui il tempo si è fermato e la vita è quella semplice di una realtà di montagna.  Passeggiare tra le viuzze di Poffabro ha un sentore di epoche passate. Il paesino è un gioiello di architettura rurale: le case in pietra arenaria sono di tre o quattro piani, sorrette da alti pilastri in pietra che arrivano al tetto e dotate di eleganti ballatoi in legno tipici della Val Colvera.

Artigianato locale

In un paese in cui il pane viene ancora impastato a mano nelle cucine delle case friulane, gli antichi mestieri non sono andati persi e così l’artigianato locale. Le strade sono adorne di piccole composizioni in stile contadino realizzate con materiali naturali, quali legno e vimini. Tipica produzione locale sono gli “scarpets”, calzature tradizionali friulane in velluto lavorate a mano. Un’arte, questa, che si tramanda di generazione in generazione.

Eventi da non perdere

Natale – Il presepe tra i presepi

Sono circa 300 i presepi che vengono allestiti nel paese, a fronte dei 180 abitanti di Poffabro. L’evento di Natale si chiama “Presepe tra i presepi”, in quanto sembra quasi che lo stesso paesino rappresenti un presepe, con le sue umili casette in pietra e legno nel contesto contadino. I presepi vengono allestiti a metà dicembre e rimangono esposti fino al 12 gennaio.

Un calendario ricco di manifestazioni

Poffabro è un paese piccolo ma ricco di vitalità e di eventi, non sono invernali. A luglio ospita “Brocante”, una manifestazione circense, e, sempre a luglio, i festeggiamenti di San Liberale. A settembre Poffabro partecipa a Paesi aperti insieme al vicino Frisanco. Più volte l’anno si tengono eventi musicali ed esposizioni di artigianato locale.

Dove parcheggiare

Il piccolo borgo è visitabile solo a piedi. L’auto può essere lasciata lungo le strade che conducono al centro, dove si trovano diversi parcheggi gratuiti. In occasione della manifestazione “Poffabro, presepe tra i presepi”, le aree di sosta diventano a pagamento. Le persone possono anche essere accompagnate fino alla piazza centrale in macchina, per poi parcheggiare fuori dal centro.

DOMANDE FREQUENTI

Le piazzole sono dislocate lungo la strada che sale a Poffabro, di conseguenza non è possibile parcheggiare in paese. È possibile, però, entrare in piazza con l’auto per far scendere chi non possa/voglia camminare.

A Poffabro ogni stagione è perfetta per la visita. In primavera le vie del paese esplodono di gerani; in estate diventano una fresca gita; in autunno sono decorate con legno e frutta. Infine, l’inverno è magico con i suoi 300 presepi.

A poca distanza dal paese, in mezzo al bosco, si trova il Monastero di Santa Maria, dove le monache preparano con dedizione marmellate, sapone, liquori, unguenti e tisane con i frutti e le erbe che la natura circostante offre.

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