
Venzone è una cittadina indimenticabile e unica nel suo genere, tanto da essere stata eletta “Borgo dei Borghi 2017” e dichiarata “Monumento Nazionale” nel 1965. Visitandola ci si ritrova in un vero e proprio borgo trecentesco, che gli abitanti hanno saputo mantenere inalterato e riedificare dopo il terremoto del 1976, che devastò la città. Pezzo dopo pezzo, le pietre originali sono state ricomposte, ridando vita al Duomo, simbolo della città, e agli altri edifici pubblici. L’orgoglio dei friulani per questo lavoro minuzioso e l’amore per il borgo storico vengono celebrati con la Festa della zucca, una rievocazione storica in cui gli abitanti vestono abiti medievali e nel paese in festa viene servita la zucca in tutte le sue forme.
Venzone è stato eletta Monumento nazionale, in quanto unico borgo trecentesco rimasto in Friuli Venezia Giulia. Il borgo fortificato si presenta esattamente come era nel Medioevo, con le possenti mura, alte 8 e larghe 1,5 metri, ancorate a 15 torri che formano una doppia cinta circondata da un profondo fossato.
In Friuli e in particolare a Venzone sono state girate molte scene del film capolavoro La grande guerra. Non a caso il regista Mario Monicelli scelse questo luogo ricco di storia, bramato da tanti popoli e teatro di molte guerre. I diversi domini hanno lasciato il segno del loro passaggio con le tante opere di epoche diverse.
Il piccolo borgo è visitabile solo a piedi. Dal parcheggio, superate le imponenti mura, si può passeggiare tra le viuzze, visitando Piazza del Municipio, la mostra Tiere Motus in Palazzo Orgnani Martina, il Duomo di sant’Andrea, la Cripta di san Michele e il Museo delle mummie.
La doppia cinta muraria con le 15 torri racchiude un borgo straordinario, identico a com’era nel Medioevo, in cui spiccano i nobili palazzi e il magnifico Duomo romanico-gotico eretto nel 1308. Passeggiando tra le vie si possono osservare: la Casa Marcurele del XI secolo, l’edificio più antico del borgo; il Palazzo degli Scaligeri del XIV; il Palazzo Zinutti del XVIII; la Casa Calderari del XIV secolo; il Palazzo Comunale del XV; il Palazzo Orgnani Martina del XVIII, sede del museo Tiere Motus; la Chiesa di S. Giovanni Battista del XIV. Infine la Cripta di san Michele del XIII secolo, con le mummie di Venzone, appartenenti ad un’epoca compresa tra il XIV ed il XIX secolo.
Il Duomo, intitolato a S. Andrea Apostolo, risale all’anno 1308 ed è uno degli edifici più antichi di Venzone. Nel terremoto del 1976 andò quasi completamente distrutto. La popolazione lo ricostruì dalle rovine usando le pietre originali.
Il magnifico edificio è in stile romanico-gotico e all’interno vi si possono ancora vedere gli affreschi del XIV secolo, risalenti all’epoca della sua costruzione. Il Duomo conserva anche opere di epoca successiva: il “Compianto sul Cristo morto” del 1500, formato da 8 statue in legno, e la “Pietà”, scultura in pietra del 1400.
Nel 1647 nei pressi del Duomo vennero riportate alla luce quasi quaranta mummie, tra cui la più antica conosciuta come il Gobbo. Le salme risalgono ad un periodo tra il XIV ed il XIX secolo, ma sono perfettamente conservate, in quanto hanno subito un processo di mummificazione naturale che ne ha arrestato la decomposizione. Cinque di queste mummie sono esposte nella Cripta della duecentesca Cappella di San Michele.
Orario estivo 09:00-19:00. Orario invernale 09:00-17:00.
L’ingresso alla Cripta è subordinato all’acquisto di un biglietto/gettone. Il gettone può essere acquistato presso il tabaccaio accanto all’edificio e in diversi altri negozi del borgo al costo di 2 €.
Eretta nel XIV secolo, la chiesa fu distrutta dal terremoto del 1976 e ne rimane solo la facciata principale. Il rudere non è stato ricostruito per scelta, per rimanere a memoria della tragedia che colpì il Friuli.
Nei pressi della cinta muraria si possono esplorare i resti della Chiesa di S. Chiara del 1200 che fu un convento delle Clarisse. Anch’essa è stata distrutta dal terremoto del ’76.
La Festa della Zucca è una rievocazione medievale in chiave ironica in cui gli abitanti vestono i panni di nobildonne e cavalieri, soldati, giullari, giocolieri e altri personaggi dell’epoca. La festa richiama turisti da tutto il Friuli Venezia Giulia e dalle regioni limitrofe, attratti dalla rievocazione storica e dalla zucca, che viene servita con diverse ricette. Ovunque sono esposte zucche di ogni forma e dimensione, intere o intagliate, e l’ultimo giorno gli agricoltori gareggiano per il premio di zucca più pesante.
La festa della zucca si svolge ogni anno, il quarto fine settimana di ottobre, nelle giornate di sabato e domenica.
Il centro storico di Venzone è visitabile esclusivamente a piedi. Fuori dalla cerchia delle mura si trova un ampio parcheggio gratuito.
Il piccolo borgo, il Duomo, il museo dedicato al terremoto e la Cripta delle mummie si possono visitare in mezza giornata. Si consiglia di visitare anche i dintorni di Venzone, passeggiando tra le fioriture estive di lavanda, e l’antico sentiero celtico che collega le Chiese votive di diverse epoche, dall’anno Mille al Settecento. Il tutto è inserito nell’affascinante cornice del Parco naturale delle Prealpi Giulie.
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