
Il rifugio Giaf nacque nel 1947 e, da allora, è una delle mete più amate della zona, in quanto facilmente raggiungibile in circa un’ora di camminata e ricco di opportunità per gli escursionisti di tutti i livelli. Il panorama dolomitico è ineguagliabile, con la Torre del Crìdola che si staglia nel cielo limpido oltre la barriera boschiva. Il piccolo rifugio sorge in un contesto eccezionale, in mezzo ad un bosco vivo, ricco di animali e e di specie botaniche anche rare. E in questo clima di pace i tre giovani gestori insegnano al visitatore come godere di quanto la natura circostante offre.
Il rifugio Giaf è gestito in maniera moderna ed innovativa da Tommaso, Alessandro e Marco. I tre ragazzi sono viaggiatori e sognatori e hanno portato il loro spirito internazionale in questo rifugio. Il visitatore si trova in un ambiente giovanile e multiculturale, ma anche caldo e accogliente.
La posizione nel Parco delle Dolomiti Friulane, su un ripiano erboso in mezzo al bosco, circondato dal panorama dolomitico e sovrastato dalla torre del Crìdola rendono unico questo rifugio. La quiete interrotta solo dai rumori del bosco suscita nel visitatore l’emozione di trovarsi in un luogo incantato.
Al rifugio Giaf non ci si annoia mai. In aggiunta alle passeggiate alla scoperta dei dintorni o alle escursioni più impegnative, il rifugio organizza innumerevoli attività ed eventi come la Festa delle Erbe, il Summer Camp per i più giovani, i soggiorni dedicati allo Yoga e alle pratiche mindfulness.
Il rifugio Giaf sorge su un pianoro erboso in mezzo al bosco. Il paesaggio è sovrastato dalle spettacolari torri dolomitiche del massiccio del Crìdola. Si distinguono la Torre di Forni, la Cima Barbe e le cime Urtisiel. La Torre del Crìdola si erge oltre il bosco sul Coston di Giaf, creando un netto contrasto con il verde vivo. Il colore è ciò che caratterizza questa zona, con le sue tonalità dettate dagli avvicendamenti stagionali.
Naturalisticamente, la zona è ricchissima e si possono ammirare le genziane o la Scarpetta della Madonna, l’orchidea più grande delle Alpi. Non solo, all’alba ed al tramonto, nelle zone circostanti è possibile ammirare uno spettacolo raro, l’enrosadira, il fenomeno per cui le cime assumono un colore rossastro, che passa gradatamente al viola. Questo evento interessa le Dolomiti perché la composizione della roccia fa sì che i raggi del sole si rifrangano, determinando il colore rosato.
Il rifugio Giaf è molto apprezzato per le decine di camminate e ascensioni che il territorio offre. Dal pianoro erboso si dipartono sentieri di diverso livello e difficoltà, nonché svariate tracce alpinistiche.
Molto apprezzati sono l’Anello di Bianchi, interessante percorso naturalistico e panoramico, e l’Anello delle Dolomiti Friulane che permette di scoprire in più giornate i 4 rifugi: Giaf, Flaiban Pacherini, Pordenone e Padova.
Altre proposte sono la forcella Urtisiel; il bivacco Marchi Granzotto; il “Truoi dai Sclops”, sentiero delle genzianelle; l’Alta Via n.6; l’Anello del Cadore.
Per gli appassionati di ciaspole, in inverno la strada per il Giaf viene battuta con il gatto delle nevi. Dal rifugio partono anche molti tracciati per lo scialpinismo.
Il rifugio Giaf dispone di 48 posti letto suddivisi in 7 camere, anche doppie.
Il rifugio offre un servizio di ristorazione con 45 posti interni, in un ambiente intimo e accogliente, al calore del fogolâr, e altri 80 esterni, sul grande prato antistante.
All’esterno, inoltre, si trovano sedie a sdraio per godere del tepore estivo, un piccola area giochi per bambini, una zona pic nic e il bivacco invernale.
I tre giovani gestori sanno trasmettere tutto il loro amore per la natura e la montagna, diventando così preziose fonti di informazione, guide perfette ed organizzatori di eventi.
Il rifugio Giaf è aperto tutti i giorni da fine maggio a fine settembre circa.
I periodi di apertura sono variabili e suscettibili alle condizioni atmosferiche; si consiglia di contattare il rifugio per informazioni aggiornate.
Da Forni di Sopra percorrere la strada statale in direzione Passo della Mauria per 3 km fino alla frazione di Chiandarens. Seguire le indicazioni per il Rifugio Giaf e parcheggiare nei pressi del ponte sul Torrente Giaf. Proseguire a piedi lungo la strada forestale o tramite il sentiero CAI 346. Entrambi i tragitti permettono di raggiungere il rifugio in circa 1 h.
Il rifugio Giaf offre una cucina alternativa rispetto agli altri rifugi. Infatti, oltre a pietanze tipiche friulane, si possono assaggiare prelibati piatti della cucina romana, grazie a Marco, gestore e cuoco, di origine laziale.
Tramite questa sezione puoi contattare direttamente il Rifugio Giaf. Utilizzala per richiedere informazioni sui servizi, tariffe, prenotazione pasti e pernottamento, informazioni meteo e sullo stato del percorso e sentieri. Ricordati che con questo form contatterai direttamente i gestori dell’attività. Explorer FVG è solo un intermediario e non gestisce le risposte, né è responsabile delle informazioni scambiate in queste conversazioni.
Informazioni di contatto:
Rifugio Giaf
Località Chiandarens,
33024 Forni di sopra UD
Gestori: Tommaso, Alessandro, Marco
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