Rifugio Pellarini

Tra boschi e cime rocciose, lontano dal mondo

Cosa c'è da sapere

Il Pellarini è uno dei rifugi più importanti delle Alpi Giulie, grazie alle impareggiabili vedute, al bellissimo sentiero d’accesso, all’ospitalità e, infine, dal punto di vista alpinistico, dal momento che è punto di appoggio per molte ascese e traversate, tra le più rinomate e ricercate. Visitarlo per pranzo o per il pernottamento è molto appagante anche senza realizzare ulteriori escursioni perché vi si trovano ospitalità e cordialità e per il nuovissimo sentiero ad anello, che si può percorrere da luglio 2021, tracciato dal gestore del rifugio.

Perché visitarlo

01.

luogo isolato

La posizione del rifugio Pellarini è uno dei suoi punti di forza. Si trova circondato da vertiginose pareti rocciose, all’ingresso della selvaggia conca della Carnizza di Camporosso. Inoltre, il sentiero per raggiungerlo è solitario e immerso nella natura.

02.

Il percorso ad anello

Da luglio 2021 il rifugio è raggiungibile tramite un nuovo sentiero che, congiungendosi con quello classico, permette di realizzare un percorso ad anello e godere di ulteriori scorci panoramici, attraverso un ambiente ancora poco battuto dall’uomo.

03.

L'ospitalità

L’amore del gestore per il rifugio e per questo territorio è evidente, non solo dalla cura del cliente, ma anche dalla realizzazione del nuovo sentiero, che permette al visitatore di  scoprire luoghi stupendi e di attraversare il parco tematico della Grande Guerra.

Paesaggio

Il rifugio Pellarini si erge solitario all’ingresso della conca della Carnizza di Camporosso e da qui domina il panorama circostante con le sue rocce e le pareti strapiombanti, i boschi, i ghiaioni. Il panorama, superbo, spazia dallo Jôf Fuart, al Nabois Grande, alle Madri dei Camosci, alla Cima di Riofreddo.

Servizi

Il rifugio offre un servizio di ristorazione con prodotti a km zero e cucina casalinga. Per il pranzo o per uno spuntino, oltre ai posti interni, vi sono due terrazze panoramiche. È possibile anche il pernottamento, in camera da 4 o in camerata.

Il rifugio è eco-friendly: è dotato di pannelli fotovoltaici ed è plastic free, infatti, i piatti sono compostabili e non è possibile ordinare bibite in plastica o in lattina.

Si segnala che, lungo il tragitto per raggiungere il rifugio, sono presenti tre sorgenti d’acqua potabile, una a valle e due quasi in cima.

Itinerari e percorsi

Il Pellarini è un rifugio alpinisticamente molto interessante e funge da base per arrampicate e molte escursioni.

Dal rifugio parte un facile ma lungo sentiero che si dirige verso la Sella Prasnig e giunge al Santuario di Lussari in circa 3 ore. Più impegnative sono le ascese al Nabois Grande, alla cima di Riofreddo, alla torre delle Madri dei Camosci, alla Cima del Vallone o dello Jôf Fuart e le traversate alle Cime delle Rondini, al rifugio Corsi, al bivacco Mazzeni e al rifugio Grego.

A pochi minuti dal rifugio è stata attrezzata una falesia con alcune vie di arrampicata.

Periodo di apertura

Il rifugio Pellarini è aperto ogni giorno da giugno a settembre e nei weekend nella seconda metà di maggio e a ottobre. I periodi di apertura sono indicativi, in quanto condizionati dalle condizioni atmosferiche e da altre variabili. Di conseguenza, di consiglia di contattare i gestori prima di recarvicisi.

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interni e camere

Il rifugio dispone di 45 posti letto, suddivisi in 6 camerate. Nello specifico, 2 sono da 4 posti letto, 1 da 6, 1 da 9 e 2 da 12. Il ristorante ha a disposizione 45 coperti all’interno e altri 30 sulle terrazze, di cui una con vista sulla vallata e l’altra sull’anfiteatro montuoso.

Come arrivare: i percorsi

Seguire le indicazioni per il Rifugio Pellarini fino al parcheggio P2. Entrambi i sentieri possono essere percorsi sia in salita che in discesa. Scegliendo di partire da quello nuovo si è facilitati perché in discesa è un po’ scivoloso, ma è più difficile individuarne l’ingresso, e viceversa.

SENTIERO CAI 616 (CLASSICO)

Il sentiero, che nella prima parte presenta molti bivi, è ben segnalato tramite cartelli. Il percorso segue inizialmente una strada sterrata, poi un magnifico bosco. Il paesaggio diventa via via più roccioso fino a giungere al rifugio.

PERCORSO AVVENTUROSO (NUOVO)

Questo percorso è meno battuto e si presenta più sconnesso e scivoloso, ma è anche più selvaggio e incontaminato. Il percorso è molto divertente perché segnalato da tabelle, frecce e bollini rossi, da seguire come in una caccia al tesoro. L’elemento dominante è l’acqua, con una cascata, un torrente e vari ponticelli. Inoltre, passa per un tratto per il sentiero degli Alberi di Risonanza e per il Parco tematico della Grande Guerra.

DOMANDE FREQUENTI

Sicuramente è meglio percorrerli entrambi realizzando un anello. Bisogna comunque tenere in considerazione che il nuovo sentiero è un po’ più selvaggio e meno battuto, di conseguenza maggiormente scivoloso e con un fondo strada sconnesso.

Il sentiero è lungo ma molto bello. Soprattutto realizzandolo ad anello, si possono attraversare ulteriori punti panoramici e godere di un percorso differenziato che passa per boschi, ruscelli e anche per una cascata.

Al Pellarini ci sono le docce, ma la disponibilità d’acqua è molto limitata. Non sempre è possibile utilizzarle. Per maggiori informazioni chiedere preventivamente al gestore.

Contatta il Rifugio Pellarini

Tramite questa sezione puoi contattare direttamente il Rifugio Pellarini. Explorer FVG non gestisce le risposte e non è responsabile per le informazioni scambiate in queste conversazioni.

Informazioni di contatto:

Rifugio Pellarini
33018 Tarvisio (UD)

Gestore: Giorgio Da Rin

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