
Le cascate dell’Arzino sono uno spettacolo imperdibile per chi ha una minima confidenza con la montagna e con camminate su sentieri sconnessi. Il sentiero procede accanto al torrente che scende vigoroso tra pozze e marmitte, salti e scivolate sulla roccia. È sorprendente come questa successione di cascate sia lunga: l’acqua prende velocità e scivola con carattere torrentizio nella gola che ha scavato nella roccia. Il tutto all’interno di un bosco vivido che custodisce l’Arzino nella sua corsa.
La Val d’Arzino è uno di quei luoghi in cui l’uomo non ha lasciato segni indelebili del suo passaggio, ma ha convissuto con la natura rispettandola. Il torrente precipita verso valle nella galleria che ha scavato, continuando poi la corsa sul suo letto ghiaioso.
In questo luogo non c’è una sola grande cascata ma una spettacolare successione di cascatelle che percorrono la forra e sembrano rincorrersi, si dividono e si riuniscono, scendono spumeggianti o scivolano veloci sulla roccia.
Il percorso nel bosco insegue il torrente nella sua corsa. Si scende lungo un sentiero tra gli alberi, camminando accanto a felci, arbusti e muschi, e l’unico elemento umano è un parapetto di legno che indica il percorso più sicuro.
Da Tolmezzo procedere verso la Val d’Arzino e imboccare la provinciale SP1. Proseguendo, poco sopra l’abitato di Pozzis, a sinistra si trova il cartello che indica le cascate e il parcheggio. Si consiglia la strada da Pozzis in quanto quella opposta da Preone è molto ripida e stretta.
Dal parcheggio si può percorrere l’intero anello di 7,5 km che scende fino a Pozzis in 1 h e 30 min.
La sorgente e le cascate si trovano all’inizio dell’anello, di conseguenza c’è la possibilità di percorrere solamente quel tratto in 40 minuti circa tra discesa e risalita.
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