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La riserva naturale di

Val Rosandra

Cosa c'è da sapere

A soli 10 km dalla città di Trieste è possibile immergersi nella natura selvaggia della Val Rosandra, un’area protetta di 746 ettari, che segna il confine con la vicina Slovenia. La riserva naturale è caratterizzata da una grande biodiversità, da un clima caratteristico e una geomorfologia stupefacente.
La Val Rosandra è da sempre meta di escursionisti, speleologi ed alpinisti che si cimentano sulle pareti di roccia che vi si trovano. La valle è facilmente raggiungibile ed è accessibile a tutti, in quanto c’è la possibilità di realizzare facili, ma appaganti escursioni.

Perché visitarla

01.

Selvaggia e affascinante

La Val Rosandra è selvaggia e affascinante: rupi scoscese e ghiaioni, falesie e pareti verticali delimitano i sentieri in mezzo al bosco, che è punteggiato da decine di grotte.

02.

Bella per camminare

Camminare in Val Rosandra significa esplorare percorsi più o meno impegnativi alla scoperta di una natura incontaminata, in parte mediterranea, in parte prealpina. Un’immersione nei colori e nei profumi di questa incantevole oasi naturale.

03.

Vicino a Trieste

Gli abitanti di Trieste si recano spesso in Val Rosandra per i suoi paesaggi e per la possibilità di realizzare camminate ed escursioni. Per quanti visitino Trieste, una passeggiata nella natura incontaminata della valle è immancabile.

Cosa fare e vedere in Val Rosandra

La Val Rosandra è una terra ricca di storia e le prime testimonianza risalgono già all’epoca preistorica. L’acqua dolce e le grotte che fornivano riparo hanno portato la presenza umana già dai tempi più antichi. A questo si aggiungono il confine con la Slovenia e la vicinanza con il mare. Fortunatamente la presenza umana è stata sempre temporanea ed ha permesso a questo luogo di rimanere intatto. Si possono così ammirare resti storici quali i mulini, l’acquedotto romano, la chiesa di Santa Maria in Siaris, le cisterne per la conservazione del ghiaccio, e le meraviglie naturali, la cascata, le grotte, il Cippo Comici, il torrente e le pozze e tanti altri.

A COLPO D'OCCHIO

Val Rosandra

Cascata di Val Rosandra
35 metri di di tuffo in una pozza cristallina.
Rifugio Premuda
Un pranzo tipico all’ombra degli alberi che circondano il rifugio più basso d’Italia.
Pista ciclabile
12 km di pista dal cuore della città di Trieste alla natura incontaminata della Val Rosandra.
Il borgo di Bottazzo
Passeggiare nel caratteristico borgo e visitare i resti degli antichi mulini.
L'acquedotto romano
Alla scoperta dei resti dell’acquedotto romano che approvvigionava l’antica Tergeste.
Chiesa di Santa Maria in Siaris
Anche detta Madonna sulle rocce, la piccola chiesetta si erge solitaria tra le rupi.
Il vecchio confine con la Slovenia
Una passeggiata nel paese a ridosso dell'ex confine sloveno.
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Punti di interesse

I resti dell’acquedotto romano, la chiesa di Santa Maria in Siaris e il cippo Comici, la ciclopedonale, le grotte e tutte le bellezze naturali della Val Rosandra.
Per un approfondimento, si segnalano le pagine sulla Cascata Rosandra e sul Rifugio Premuda.

Sentieri e percorsi

Tra i tanti, si segnalano:

  • i resti dell’acquedotto romano e dell’antico mulino, entrambi visibili nei pressi del rifugio Premuda;
  • il sentiero dell’Amicizia, CAI 1-ex 13, che porta dal rifugio Premuda al punto panoramico sulla cascata del torrente Rosandra e prosegue fino all’abitato di Bottazzo;
  • i sentieri CAI 25 e CAI 13, che portano alla chiesetta di Santa Maria in Siaris prima, poi al Cippo Comici;
  • il sentiero CAI 39, che conduce al Monte Carso ed alla sorgente Bukovec;
  • il sentiero Foresta d’Acqua, che collega Bagnoli a Basovizza seguendo i luoghi dell’acqua: il torrente, gli stagni, i mulini, le grotte e le Jazere di Draga Sant’Elia, delle cisterne che venivano utilizzate per la produzione del ghiaccio. Il sentiero è lungo 15 km, percorribili in circa 5 ore.

Chiesa di Santa Maria in Siaris

Deviando dal sentiero CAI 1 al CAI 25 si incontra la solitaria chiesetta di Santa Maria in Siaris, chiamata, in lingua slovena, Madonna sulle rocce. La strada è più ripida e impegnativa ma vale la pena inforcarla per ammirare la deliziosa chiesetta.
Proseguendo, la strada conduce al cippo Comici, straordinario punto panoramico.

L'acquedotto romano

La Val Rosandra è stata frequentata dall’uomo sin dai tempi più antichi e, tra le varie testimonianze, si possono ancora vedere i resti dell’acquedotto romano del I secolo.
L’acquedotto misurava 14 chilometri e giungeva fino al centro dell’antica Tergeste, che approvvigionò fino al sesto o settimo secolo.
Oggi se ne possono visitare i resti nei pressi dell’inizio del sentiero CAI 1-ex 13.

Il borgo di Bottazzo e l'ex confine

Per quanti abbiano percorso il Sentiero dell’Amicizia fino alla cascata del torrente Rosandra, si consiglia di proseguire fino all’abitato di Bottazzo, una piccola frazione molto caratteristica. Nei suoi pressi si trovano i resti di 4 antichi mulini, mentre nel paese si trova il vecchio confine con la Slovenia.

I punti panoramici

Seguendo il Sentiero dell’Amicizia, CAI 1, si giunge ben presto al punto panoramico sulla cascata del torrente Rosandra, sfavillante al sole. Ancora più suggestivo, negli inverni più rigidi, è ammirarla ghiacciata. Seguendo il sentiero CAI 25 e in seguito il 13 si giunge al Cippo Comici, che offre un panorama stupendo sulla valle e sul monte Stena. Risalendo al tracciato della ciclopedonale, nei pressi del casello, si possono ammirare il paesaggio montuoso e la piccola chiesetta di Santa Maria in Siaris. Sul sentiero CAI 15, si incontra la vedetta di Moccò; anche da qui, la vista spazia su tutta la valle.

La pista ciclabile

Pedalando o camminando lungo la ciclopedonale Giordano Cottur ci si stupisce nell’incontrare stazioni ferroviarie e gallerie scavate nella roccia. Questo perché questa particolare pista ciclabile è stata allestita sul tracciato della ex ferrovia Trieste-Erpelle Cosina, smantellata nel 1966.
Un altro motivo a renderla speciale è che partendo dal centro della città di Trieste la pista ciclabile porta direttamente nella natura incontaminata della Val Rosandra.
Il percorso è facile e adatto a tutti, e si può percorrere anche a piedi in quanto ha diversi accessi.
La ciclabile permette di fermarsi a Bottazzo o arrivare fino a Kozina in Slovenia.

Servizi e informazioni

PARCHEGGIO
Da Trieste raggiungere Bagnoli della Rosandra in auto o con l’autobus urbano. Lasciare l’auto presso il Centro visite di Bagnoli o, nei giorni feriali, presso il rifugio Premuda.
QUANDO ANDARCI?
La Val Rosandra è un’area naturale che, benché presenti un paesaggio prealpino, si trova ad un’altezza non elevata. Di conseguenza è possibile andarci in tutte le stagioni.
ENTRATA E COSTO
La Val Rosandra è un’area protetta sempre accessibile. Non è previsto il pagamento di alcun ticket di ingresso.
SERVIZI
La zona dispone di servizi quali bar, ristoranti e alloggi nelle frazioni confinanti (Bottazzo, Bagnoli della Rosandra, Domio ecc.) e di tutti i servizi della vicina città di Trieste. La Val Rosandra dispone di un Centro Visite situato nel Centro polifunzionale di Bagnoli della Rosandra, a cui è possibile rivolgersi per informazioni sulla valle e su attività e itinerari.

DOMANDE FREQUENTI

La Val Rosandra dista circa 10 km da Trieste e si può facilmente raggiungere in auto o con l’autobus urbano.

La Val Rosandra è famosa perché è un ambiente ancora selvaggio ed incontaminato, ma comunque accessibile all’uomo. Inoltre, si trova a pochi minuti dalla città di Trieste.

La cascata si può raggiungere in circa 45 minuti di camminata su un facile sentiero in mezzo al bosco.

Contatta il centro visite

Tramite questa sezione puoi contattare direttamente il centro visite di Val Rosandra. Explorer FVG non gestisce le risposte, né è responsabile delle informazioni scambiate in queste conversazioni.

Per informazioni:

Centro visite della Riserva naturale della Val Rosandra
Bagnoli della Rosandra, Boljunec 507
34018 San Dorligo della Valle – Dolina (TS)

Attivo ogni giorno dalle 9:00 alle 17:00

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